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Viticoltura 'globale': l’imprescindibile 'qualità' non basta più?
17:30 04 Marzo 2013
Quanti formidabili mutamenti per la viticoltura italiana: il vigneto Italia si “restringe”, la dimensione media dell'azienda aumenta (di poco…), si beve meno e si beve “wise”, il mercato spesso eccelle sull’estero e langue all’interno dei confini nazionali, i vini bianchi stanno surclassando i rossi, il cambio climatico impone sfide fino a qualche decade fa impensabili, la nuova normativa europea sull’uso dei pesticidi è ormai alla porte e, anche per la viticoltura, vi è “sete” di sostenibilità.
Accanto a questi mutamenti, la netta percezione che la tradizionale azienda agraria possa o debba evolvere verso il concetto di impresa viti-vinicola con scelte che spaziano dai criteri di sistemazione del suolo alla scelta del design di etichetta.
Quale interlocutore più qualificato del dr. Francesco Iacono per discutere di tutto questo. A lui, in particolare chiederemo: sua maestà il “terroir” e l’immagine che si trascina paga ancora o ha bisogno di indispensabili alleati? Vieni anche tu a discuterne, ovviamente in compagnia di un buon bicchiere di vino italiano.